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La premialità nell’ambito universitario: tra ostacoli e necessità di chiarimento

La premialità nell’ambito universitario: tra ostacoli e necessità di chiarimento

La premialità nell’ambito universitario: tra ostacoli e necessità di chiarimento

Comunicati, In Evidenza 29 Aprile 2024 2 Minuti

Bari, 26 aprile 2024

Nell’odierna realtà universitaria, il concetto di premialità si erge come una sorta di Graal, un’entità mitica che incarna l’ideale di riconoscimento e incentivazione per il personale coinvolto nei progetti di ricerca e nell’attività accademica. Tuttavia, ciò che emerge da una recente riunione convocata dal Direttore Generale e dal Prof. Dellino il 10 aprile scorso, è un quadro ben diverso, caratterizzato da una serie di problematiche e criticità che minano l’efficacia e la chiarezza dell’applicazione della premialità stessa.

Il “Regolamento per la disciplina del Fondo di Ateneo per la premialità”, pur essendo in vigore dal lontano 27 giugno 2022, sembra essere stato non solo scarsamente applicato, ma addirittura soggetto a interpretazioni errate da parte della Comunità Universitaria. Una situazione tanto allarmante quanto sconcertante, soprattutto considerando che si tratta di un aspetto fondamentale per l’incentivazione e la valorizzazione del personale accademico e tecnico-amministrativo.

Un punto cruciale sollevato durante la riunione riguarda l’applicabilità del regolamento ai progetti di ricerca, in particolare ai progetti PNRR (Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza). Si è notato un atteggiamento di resistenza da parte dei responsabili scientifici nel voler definire chiaramente le quote di spese generali, non contemplate nel regolamento, temendo di veder compromessa la propria autonomia decisionale.

Di fronte a questa situazione, la FGU ha proposto l’emanazione di una delibera da parte del Consiglio di Amministrazione al fine di superare questa fase di stasi. È auspicabile, come suggerito anche dal Direttore Generale durante l’incontro, l’istituzione di tavoli tecnici che coinvolgano adeguatamente le realtà dipartimentali e l’amministrazione centrale, al fine di definire soluzioni interpretative comuni ed univoche.

Tra le criticità sollevate, assume particolare rilevanza la mancanza di chiarezza riguardo ai criteri per l’attribuzione degli incarichi e dei compensi, soprattutto nei progetti PNRR. La mancanza di definizioni chiare sull’impegno orario e sul coinvolgimento attivo del personale rende difficile l’erogazione dei compensi e la corretta ripartizione delle risorse.

Altro nodo cruciale riguarda la comunicazione tempestiva dell’impegno orario previsto e dei compensi associati, soprattutto considerando che una tardiva comunicazione potrebbe compromettere la possibilità di rendicontare tutto il lavoro svolto e quindi la percezione del compenso.

Le stesse criticità evidenziate per i progetti PNRR sembrano riproporsi anche per i progetti PRIN 2022 PNRR, evidenziando la necessità di affrontare con urgenza e determinazione questa problematica trasversale.

In attesa di un confronto costruttivo e di soluzioni concrete, è fondamentale che l’università si attivi per garantire una gestione trasparente e equa della premialità, al fine di valorizzare il lavoro del personale coinvolto nei progetti di ricerca e di assicurare il pieno raggiungimento degli obiettivi accademici e scientifici.

La premialità, da mito a realtà, deve essere un motore di sviluppo e di crescita per l’intera comunità universitaria, e non una fonte di incertezza e confusione.

 

La Segreteria FGU GILDA UniBA

Allegati
  • Riflessioni per calcolo impegno PTA
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