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Busta paga con strenna, anticipazione CCNL 2022/2024

Nel mese di dicembre 2023 è incrementato, a valere sul 2024, di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato, salvi eventuali successivi conguagli.

Busta paga con strenna, anticipazione CCNL 2022/2024

Circolari, In Evidenza 6 Novembre 2023 Minuti

Recentemente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 244, il Decreto Legislativo (DL) n. 145 del 18 ottobre 2023 introduce misure significative riguardanti il rinnovo contrattuale del personale del pubblico impiego per il triennio 2022-2024. Questo decreto rappresenta un passo importante nel contesto della gestione del lavoro pubblico e offre nuove prospettive per il personale coinvolto.

All’articolo 3, il DL 145/2023 stabilisce l’anticipo di somme per il rinnovo contrattuale. In particolare, il testo legislativo prevede che, in attesa della definizione del quadro finanziario per i rinnovi contrattuali del triennio 2022-2024, ci sarà un incremento eccezionale dell’emolumento per il personale con contratto a tempo indeterminato nelle amministrazioni statali. Questo incremento, previsto per il mese di dicembre 2023, sarà pari a 6,7 volte il valore annuale attualmente erogato, a valere sul 2024.

È importante sottolineare che questo incremento non influisce sull’attribuzione di altri benefici previsti dalla normativa vigente, come stabilito dalla legge 29 dicembre 2022, n. 197 e successive modifiche.

Inoltre, come stabilito dall’art. 48, comma 2, del D. Lgs. n. 165/2001, gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali sono di responsabilità dei rispettivi bilanci delle amministrazioni, inclusi quelli delle università. Questo principio viene ulteriormente ribadito dal DL 145/2023. Di conseguenza, le somme necessarie per il pagamento dei rinnovi contrattuali per il triennio 2022/2024 saranno a carico delle università, le quali dovranno attingere agli introiti derivanti dall’FFO.

La FGU (Federazione dei Lavoratori della Conoscenza) ha espresso un parere misto riguardo a questa anticipazione. Sebbene l’anticipo non soddisfi completamente le aspettative, esso riconosce almeno il 50% di quanto previsto dall’IPCA (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato). Le somme da percepire dai lavoratori entro il 31 dicembre 2023 sono calcolate moltiplicando l’indennità di vacanza contrattuale annua di ogni dipendente per un valore annuo pari a 6,7.

La FGU auspica una risposta celere e chiara da parte dell’amministrazione su questi cambiamenti e invita gli uffici interessati a organizzare il proprio lavoro in modo efficiente e senza fretta. In un contesto di difficoltà economiche e aumento dei prezzi al consumo, una gestione efficace e tempestiva di queste misure è fondamentale per garantire il benessere dei lavoratori del settore pubblico.

In conclusione, il DL n. 145/2023 rappresenta un passo significativo nella gestione dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego. La sua attuazione solleva questioni importanti riguardo la gestione finanziaria e l’efficacia delle misure introdotte, in un periodo in cui la stabilità economica dei lavoratori è di primaria importanza.

P.S. Si allega la tabella dell’anticipo contrattuale 2022/2024 per dicembre 2023 per una consultazione dettagliata.

 

Segreteria FGU di Ateneo                                             RSU

Michele Poliseno Paola Basso
Teresa Fiorentino Nicola Carella
Giovanni Petrelli Sergio Cellamare
  Adriano Dentamaro
  Maurizio Scalise
  Davide Susca

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